PER NON DIMENTICARE CHI HA UMILIATO E OFFESO LA CITTÀ

Lo psicodramma consumatosi lunedì 27 novembre scorso, nel Consiglio Comunale di Francavilla Fontana, che ha avuto come interpreti principali quelli della ex opposizione all’ex Sindaco Maurizio Bruno – un fritto misto di estrema sinistra e di destra - oltre a creare un danno oggettivo e non solo d’immagine alla città che sarà ora amministrata da un Commissario prefettizio, ha squalificato politicamente in maniera tanto palese quanto non richiesta gli stessi 14 che non hanno saputo argomentare su neppure uno straccio ragione politica per giustificare ciò che alla fine hanno combinato: la sfiducia (14 voti contro 10) al Sindaco Bruno.
Alcuni di costoro, intervenendo, hanno dichiarato che non si sarebbero più ricandidati, altri che non contavano i risultati amministrativi quanto il fatto che Bruno fosse stato brutto, sporco e cattivo nei loro confronti; altri ancora hanno sostenuto che “la prossima volta vinciamo noi”, poi qualcuno buon ultimo che Bruno avrebbe cancellato l’idea stessa di … sinistra.
E siccome al peggio non c’è mai fine, sempre a nome dei 14 il Consiglio era stato introdotto dalla lettura del documento della sfiducia, zeppo di titoli ma privo di quelle presunte inadempienze per cui l’ex primo cittadino avrebbe tradito le aspettative del popolo francavillese.
Ad inizio nottata si è arrivati alla spregiudicatezza parolaia di chi ha sostenuto – si è dovuto sentire pure questo - che il problema non era la buona amministrazione della città realizzata dalla maggioranza guidata da Maurizio Bruno quanto invece era lo stesso … Maurizio Bruno.
Tutto legittimo, s’intende, in un gioco democratico dove vince chi ha un solo voto in più; ma i non pochi soloni dell’ultim’ora che giocano a fare politica dovrebbero sapere che governa chi vince le elezioni e se in nome della governabilità si formano maggioranze diverse che si impegnano a rispettare il programma amministrativo su cui i cittadini si sono espressi con il voto, allora esistono profili di legittimità che nessuno può contestare.
E’ quanto avvenuto negli ultimi mesi a Francavilla Fontana, benché con una ex maggioranza fidatasi eccessivamente di chi le ha staccato poi la spina.
Ecco, avere riproposto sia pur brevemente questa istantanea può offrire un ulteriore contributo alla consapevolezza dei nostri concittadini che, ovviamente, conserveranno buona memoria di tutto ciò che, lo scorso 27 novembre, è avvenuto sulle loro teste.
Il Partito Democratico si è già attivato per restituire alla città la buona amministrazione e sosterrà una campagna elettorale decisa, creativa, entusiastica anche perché sarà abbinata agli ulteriori risultati che man mano i francavillesi valuteranno, dopo quelli già apprezzati dopo un lavoro di soli tre anni sui cinque previsti per legge, cui i 14 irresponsabilmente hanno posto fine.
Il Direttore