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LA CITTÀ MERITA UN GIOCO DEMOCRATICO VIRTUOSO DECLINATO AL FUTURO

 

E’ una strategia comunicativa francamente rovinosa quella dell’opposizione in Consiglio comunale che tenterà di sfiduciare, il prossimo 27 novembre, il Sindaco di Francavilla Fontana Maurizio Bruno, dopo che ben 13 firme sono state raccolte dalla Destra all’estrema Sinistra senza che si sia, fino a questo momento, spiegato ai concittadini per quali gravissime ragioni politiche (si suppone condivise almeno da costoro!) si dovrebbe porre fine dopo tre anni e mezzo ad una consiliatura che per Legge dovrebbe durare cinque anni.

La Città finora ha beneficiato di una gestione amministrativa i cui risultati sono visibili a tutti - tra l'altro: Stadio, Pug, Tari (abbattimento al max possibile), Palazzetto dello Sport, riasfalto di ulteriori 25 strade cittadine, rotatoria presso la zona industriale, nuova illuminazione pubblica, imminente affidamento per la gestione della villa comunale, parchi pubblici, nuova sede distaccata del "Tribunale dei Minori Ufficio di Servizio Sociale per i minorenni”, biblioteca, museo, Piano per il commercio, ecc. - mentre altri risultano essere in corso di realizzazione.Certamente tanto altro si sarebbe potuto realizzare ma spesso si incorre nell’errore di attribuire agli Enti Locali, i cui trasferimenti dallo Stato si riducono sempre più, compiti e ruoli impropri che, di fatto, sono attribuiti ad altre istante istituzionali.
Tra questi ruoli figurano, sicuramente, politiche per sviluppo, occupazione, giovani, marketing territoriale sui versanti turistici, culturali, ricettivi, per investimenti produttivi.
La sfiducia ad una Amministrazione comunale, dunque, non può essere concepita come atto di normale routine e presuppone la piena consapevolezza,

in coloro che la teorizzano, che con il subentro del Commissario prefettizio saranno azzerate partecipazione e corresponsabilità nella gestione della cosa pubblica e che, con la nuova tornata elettorale per le amministrative moltissimi di loro scompariranno dalla scena politico-amministrativa mentre la Città e il suo futuro restano e chiederanno giustizia del loro operato ancora fino ad oggi indecifrabile.

Al contrario, l’opposizione in Consiglio comunale dovrebbe rivendicare maggiore ruolo partecipativo, alzare l’asticella del confronto, elevare il proprio livello propositivo con la consapevolezza di sapere e potere addirittura governare la Città pur da posizioni di minoranza.
Va da sé che i concittadini, così come valuteranno legittimamente l’azione amministrativa di Maurizio Bruno e della maggioranza a guida Partito Democratico che lo sostiene, altrettanto esprimeranno il loro giudizio politico sulla capacità di governo positivamente o negativamente esercitata dell’opposizione e trarranno le loro conclusioni.
E’ di un gioco democratico virtuoso che Francavilla Fontana avrebbe bisogno, le cui dinamiche trascendano persino le donne e gli uomini che ne sono attori.
Il tempo del rinsavimento, da parte di tutti, è adesso.

Il Direttore

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