In questi giorni ricorre il decimo anniversario della fondazione, della nascita del nostro Partito.
In occasione delle Celebrazioni ufficiali tenutesi qualche giorno fa, sono state ricordate le ragioni per le quali due grandi partiti, con storia e tradizioni altissime, decisero di fondersi nella consapevolezza che cattolicesimo democratico e sinistra riformista, non potessero più mancare un appuntamento con la storia, quello di dare vita al nostro grande Partito.
Questo decennio di vita del P.D. ha mostrato non poche difficoltà, talune prevedibili altre molto meno soprattutto in riferimento al recente passato che ha visto una lacerante scissione che, tuttavia, non ha indebolito di molto il Partito.
Oggi, più di ieri, c’è assoluto bisogno di un Partito Democratico - l'unico partito strutturato sul territorio, l'unico vero partito in questo Paese - forte e coeso.
La necessità di tanto la si coglie nella condivisa urgenza di contrapporre ai rigurgiti fascisti delle destre xenofobe e sovraniste che incutono paure ad alimentano irresponsabili guerre tra poveri, una politica della speranza, dell’accoglienza, dell’integrazione, della giustizia sociale , fondata ovviamente sul rispetto delle leggi dello Stato. Non a caso nell' assemblea nazionale 19 febbraio u.s. è stato ricordato come oggi ci sia bisogno di un un P.D. , di una sinistra unita e forte che possa arginare i venti dell’ultra destra provenienti dall’occidente: Le Pen e Trump.
A tal proposito benissimo sta facendo il nostro Governo, con il Ministro Delrio in testa, a porre fortemente la questione dello ius soli .
Sul tema, condividiamo e sosteniamo la posizine espressa dal ministro Fedeli in occasione dell'interrogazione presentata dalla Lega relativa alla Giornata della Memoria delle vittime dell'emigrazione, Il ministro ha sostenuto che quanto deciso dai docenti, ovvero la promozione di specifiche iniziative didattiche, è stato in linea con la programmazione scolastica con ciò respingendo l'accusa che essi abbiano svolto attività politica.
Fabio Zecchino - Linee programmatiche - candidatura a Segretario/Coordinatore del Circolo PD di Francavilla Fontana


Ritengo, riterrete, che non consentire a chi gioca con i nostri figli - i cui genitori magari pagano anche le nostre tasse, parlano il nostro dialetto, vivono la nostra cultura - il riconoscimento di sentirsi cittadino italiano, sia una discriminazione non più accettabile che alimenta, quella sì, estremismi in chi si sente non accettato, escluso dal sistema Paese.
Insomma abbiamo l’onere di costruire un P.D. forte ed autorevole ed unire quella sinistra democratica che non cavalca l’estremismo fine a se stesso, perché la storia ci insegna che:” quando la sinistra si è divisa ha fatto male a se stessa ma anche e soprattutto al Paese” ( W.Veltroni Assemblea Naz. 19.10.17).
A tal proposito, rimanendo alla questione Nazionale, ho molto apprezzato gli sforzi che in maniera anche caparbia sta ponendo in essere Pisapia - al netto dell'onorevole Speranza e amici - di unire tutto il centro-sinistra riconoscendo al nostro partito una inevitabile ed indiscussa funzione di architrave.
Veniamo alle questioni locali.
Qui, a Francavilla Fontana, siamo forza di governo e abbiamo vinto le elezioni veicolando un messaggio chiaro di cambiamento. Questo cambiamento la gente lo ha percepito nei modi, l'ha percepito nella differenza di approccio che aveva con politico in passato, grazie anche alla capacità di essere popolare e pragmatico del nostro Sindaco. Abbiamo vinto con una coalizione di centro-sinistra saldamente a sinistra, è vero. Poi gli eventi, così come spesso a capita quando si governa, hanno determinato i nostri vecchi compagni di viaggio a ripiegare sulle posizioni più comode dell'estremismo ed uscire dalla maggioranza.
Noi del PD innanzi a tale atteggiamento abbiamo sentito forte la responsabilità di trovare maggioranze alternative, per il bene della collettività. Non abbiamo sbagliato, di certo, perché sicuramente i risultati, poi, per cittadini sono giunti inutile in questa sede “ di addetti ai lavori” elencare le tante opere pubbliche, ecc.
Interrompere un’esperienza di governo, due anni fa, significava la morte politica del centro-sinistra e della sinistra a Francavilla, di quella sinistra responsabile riformista e di governo. Penso che oggi il Partito Democratico locale, alla luce del recente passato, debba assumere un ruolo fondamentale e quindi essere l'asse portante del centro sinistra.
Noi possiamo e dobbiamo essere trait-d'union tra chi, dal centro e dal civismo democratico guarda a prospettive con il Partito Democratico e con quella parte della sinistra che non vuole misurarsi sul terreno dell'estremismo e dell'opposizione fino a se stessa.
Noi abbiamo una grande opportunità, qui a Francavilla Fontana. L'amministrazione sta lavorando bene. Sicuramente sono stati commessi degli errori ma quando si governa, ciò può e forse deve anche accadere. Abbiamo una prospettiva quindi di concludere l'esperienza di governo fino, alla scadenza naturale, con questi uomini con queste donne con questo Sindaco che si sottoporrà al giudizio degli elettori, come è normale che sia in Democrazia. Per essere pronti, però, a tale appuntamento dobbiamo accelerare su alcune questioni rimaste inevase per troppo tempo e che devono essere agenda non più procrastinabile per l’immediato futuro:
- adozione PUG così come allo stato “disegnato” , salvo correttivi che non debbono assolutamente stravolgerne l’impianto;
- adeguamento stadio Comunale;
- Completamento palazzetto dello Sport;
- biblioteca Comunale;
-Mercato coperto
- TARI diminuzione se non abbattimento anche attraverso una rielaborazione seria del prossimo contratto di appalto per il 2018.
Organizzazione del Partito
Venendo alle questioni organizzative locali penso ci sia la necessità di un Partito che si mostri e che sia aperto e fruibile, anche sotto il profilo reale/fisico. Immagino una location differente, così come da più parti è stato suggerito. Su questa questione dobbiamo trovare una soluzione tutti insieme in tempi brevi.
Dobbiamo prevedere ed organizzare più occasioni di pubblico dibattito su questioni di rilevanza e interesse collettivo. E’ necessario prevedere, quindi, una sere di iniziative pubbliche; ripensare e rilanciare i momenti coinvolgimento della Città: penso, ad es., alla riscoperta della Festa Democratica. A tal proposito è necessario costituire una vera e propria struttura all’interno del Partito che si occupi della organizzazione egli eventi, coinvolgendo anche e soprattutto nostri iscritti che non assumono il ruolo di dirigenti.
Nell’ambito dell’azione amministrativa locale dobbiamo essere promotori del massimo coinvolgimento della Città. Lo strumento del bilancio partecipato con le OO.SS. ed associazioni più rappresentative potrebbe essere efficace in tal senso.
Riguardo la comunicazione politica è necessaria la costituzione di un ufficio stampa e comunicazione. Esso monitorerà la stampa virtuale del web e della carta stampata per intervenire tempestivamente. Sarà in costante connessione con la Segreteria che sarà composta, ovviamente oltre al Segretario, anche da una vice Segretaria ed un Componente di Segreteria.
Penso e desidero un Partito ove gli iscritti, la cosiddetta base, sia in costante comunicazione con la dirigenza, la segreteria e l’esecutivo di Palazzo Imperiali. A tal fine immagino non meno di una occasione, ogni due mesi, nella quale la base del partito abbia la possibilità di interagire in via diretta e non mediata con Segretario, dirigenti, Sindaco ed assessori, anche non in quota P.D. se necessario.
Questi sono, in breve, i miei intendimenti. Vorrei fossero di tutti, soprattutto in considerazione della candidatura unitaria che mi onora e che mi richiama alla responsabilità di esser garante di, e per tutto il Partito democratico, nell’auspicio di superare gli “steccati” delle mozioni.
Sono ben consapevole di cogliere un’eredità pesantissima. Il confronto con l'operato di Marcello sarà inevitabile. La cosa non mi spaventa, mi entusiasma. Con l’aiuto e la collaborazione di tutti cercherò di assolvere al meglio al nuovo ruolo di Segretario/Coordinatore.




